Palline antistress e disgrafia


Palline antistress e disgrafia


Forse non tutti sanno che...le classiche palline antistress possono essere un valido strumento nella rieducazione della disgrafia di origine motoria.

      Per una veloce descrizione della disgrafia vai al mio SCHEMA

In commercio ne esistono di molti tipi: le classiche sferiche o anche a forma di uovo, di gomma o schiuma, e anche con diversi livelli di resistenza.
In particolare, il livello di resistenza è la cosa più importante, perché solo esercitando una certa forza si possono rafforzare le mani e le dita.

A cosa servono?
Non solo come antistress, ma moltissimo per potenziare la manualità e la capacità di manipolazione. Sempre più spesso, i bambini faticano a compiere semplici esercizi con le mani, la scrittura diventa difficoltosa per loro perché non sono abituati ad esercitare la muscolatura delle dita.
Questo accade in parte a causa dell'uso molto frequente, già nella prima infanzia, di dispositivi touch, come smartphone e tablet, ma non solo. Forse qualcuno di voi si ricorderà del pongo che si usava negli anni '80 e '90: aveva una consistenza completamente diversa da quella dell'attuale Didò, dal quale è stato sostituito. Ebbene, se ne avete la possibilità, provate a far giocare i bambini con il Das -più simile al vecchio pongo a livello di consistenza- e vedrete che per loro la cosa non sarà affatto semplice. L'esercizio manuale con pasta modellabile, slime, sabbia cinetica ecc., continua ad esercitare un ruolo nel potenziamento della motricità fine, della coordinazione occhio-mano, ma non stimola la muscolatura di mani e dita in modo sufficiente.

E improvvisamente ci troviamo con bambini che non sanno svolgere semplici compiti della vita quotidiana come annodare i lacci delle scarpe; e che fanno fatica ad impugnare la matita correttamente, e che quindi si affaticano con la scrittura.

Io utilizzo spesso le palline antistress con i bambini disgrafici, che hanno particolare bisogno di rinforzare la muscolatura per scrivere con meno fatica. Ma ho rilevato che in realtà ne beneficiano anche i ragazzi che non presentano disgrafia; addirittura anche i bambini in età prescolare, per l'acquisizione dei prerequisiti della capacità di scrittura.
Gli esercizi che si possono proporre sono innumerevoli e costituiscono per me un buon modo per iniziare una sessione di studio, ma anche per intervallare due attività più classiche, di lettura o scrittura, lasciando spazio anche al loro ruolo di "antistress".

Voi le avete mai utilizzate? Cosa ne pensate?
Lasciate un commento se avete avuto esperienze diverse.


Nessun commento:

Posta un commento

Scrivere non è sempre facile!

Scrivere non è sempre facile! La scrittura – sia in stampatello che in corsivo – prevede una direzionalità del gesto, che però spess...